Il presidente del Forum delle Associazioni Familiari delle Marche, Paolo Perticaroli, ha inviato, oggi, una lettera ai vertici della Regione, rivolgendo un pressante appello perché nelle Marche si attuino adeguate politiche di contrasto alla denatalità, a partire dal prossimo bilancio regionale. “È veramente urgente è riformare il sistema marchigiano di aiuti alle famiglie con figli – scrive infatti Perticaroli – una necessità riconosciuta da tutte le forze politiche e dalla nostra Legge Regionale 30/98 e successive modifiche. Noi del Forum Marche siamo consapevoli che gli interventi monetari e fiscali da soli non bastano a sostenere adeguatamente i bisogni delle nostre famiglie e a rilanciare la natalità. Tuttavia un intervento economico semplice, ma sostanzioso, ben distribuito, può rappresentare una spinta a favorire anche una cambio culturale e una valorizzazione della famiglia con figli”.
Il presidente del Forum Marche parla anche alla luce dei dati emersi da uno studio che l’associazione ha commissionato all’Università di Urbino. Il lavoro è stato presentato ad Ancona, lo scorso 9 dicembre, nella conferenza stampa convocata dalla presidenza del Consiglio regionale che ha finanziato la ricerca. Quest’ultima ha evidenziato una significativa flessione dei nati a partire dal 2008, che costituisce un elemento centrale nella progressiva negatività dei saldi naturali. I nati vivi nelle Marche nel 2018 sono 10.171; 3.025 in meno rispetto al 2012 (-22,9%) e 4.316 in meno in confronto al 2008 (-29,8%). In 10 anni i bambini nati da genitori marchigiani sono diminuiti di quasi un terzo mentre i morti sono aumentati del 5%. Contestualizzando il dato nel panorama nazionale si può affermare che le Marche nel periodo 2013-2017 si collocano al secondo posto per calo delle nascite (-15%), precedute nel record negativo solo dall’Umbria (-17%). Perticaroli, pertanto, sottolinea che “per anni la politica ha considerato la natalità un tabù: il tema tocca infatti argomenti apparentemente divisivi come maternità, famiglia e immigrazione. Ma è arrivato il momento di non guardare più alla prospettiva di parte o agli interessi naturali, in ballo c’è il destino della Regione. Non possiamo più perdere altro tempo e occorre prevedere, nel prossimo Bilancio 2020, un intervento che dia il via a politiche organiche di contrasto alla denatalità. Benissimo, ad esempio, il contributo previsto per le famiglie numerose, ma ritengo che, se pur necessario, è un intervento che ha poco respiro”.