LETTERA A DIRETTORE ITALIA OGGI
16 gennaio 2025
Caro Direttore,
ho letto con grande interesse il suo articolo dal titolo “Diminuisce anche la popolazione globale” in quanto pone l’attenzione su un tema cruciale che oggi rappresenta una vera e propria emergenza globale.
Come correttamente evidenziato, la diminuzione dei tassi di natalità non è soltanto un fenomeno demografico, ma un problema strutturale che coinvolge il tessuto sociale, economico e culturale delle nostre società. Ci troviamo di fronte a una sfida complessa che richiede un approccio multilaterale, sistemico e con interventi mirati e di larga prospettiva. Sia a livello nazionale che locale, ma anche a livello continentale.
Ritengo fondamentale sottolineare che la questione non riguarda esclusivamente incentivi economici o misure fiscali (pur essendo questi elementi importanti), ma chiama in causa la necessità di ripensare le politiche per la famiglia, il lavoro, il welfare e, soprattutto, la qualità delle relazioni umane. Si tratta di rivitalizzare un ecosistema umano, quello che osserviamo anche nel nostro Paese, che possa essere meno respingente verso le relazioni stabili, la corresponsabilità tra le generazioni, le dinamiche di cura e reciprocità, tipiche dell’esperienza familiare. La vera sfida, infatti, è restituire centralità alla famiglia come luogo di crescita personale, affettiva e sociale, favorendo un contesto in cui giovani coppie possano progettare il proprio futuro con fiducia, generosità e serenità.
È quindi essenziale che le istituzioni, il mondo del lavoro, la scuola e il Terzo settore collaborino per promuovere un cambiamento culturale che renda possibile conciliare vita lavorativa e familiare, migliorare l’accesso alla casa e ai servizi per l’infanzia, valorizzare il ruolo dei genitori all’interno della società, considerare la famiglia risorsa, e non problema, per l’Italia.
Si tratta di indossare gli “occhiali della famiglia” per un sistema normativo ed organizzativo che è stato storicamente piuttosto miope verso i bisogni e le risorse che rappresentano le famiglie. Evidente è l’esempio della sempre più grave crisi della natalità frutto anche di un pensiero dominante che vede ogni figlio come un affare individuale delle famiglie, e perciò un costo privato, piuttosto che un bene per il Paese, cioè un investimento comune.
Come Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, sento la responsabilità di ribadire che il calo delle nascite è una crisi non soltanto numerica, ma esistenziale. È una sfida che ci chiede di riflettere su quale futuro immaginiamo per le nostre comunità, e su quale eredità vogliamo lasciare alle generazioni future. Si tratta perciò anche di riconoscere maggior “stima sociale” e maggiori strumenti di supporto alle famiglie nei loro compiti generativi, educativi, di cura ed economici, con fatti concludenti e con investimenti poderosi. Non bastano piccole correzioni di rotta ma scelte strutturali e di lungo periodo.
Auspichiamo, in tal senso, la prosecuzione del tavolo di confronto con il Governo per individuare le misure necessarie a sostegno delle famiglie. Al contempo, riteniamo fondamentale promuovere una conferenza intergovernativa sulla denatalità, coinvolgendo le istituzioni europee e internazionali nella ricerca di soluzioni efficaci nel contrasto al fenomeno dell’inverno demografico che renderà il futuro del nostro Paese non sostenibile.
Adriano Bordignon
presidente Forum nazionale delle associazioni familiari