Si intitola “Dinamiche inclusive nella società post-complessa”, il libro bello e coinvolgente di Francesca Salis, docente di Pedagogia e Didattica Speciale presso l’università di Urbino e di Franco De Felice, componente del Direttivo del Forum delle Associazioni Familiari delle Marche e docente di Gestione dei Servizi Sociali e Psicologia del Lavoro nei Servizi Socio Sanitari all’Università di Urbino, da anni impegnato in Italia e in Paesi in Via di sviluppo nella programmazione, gestione e supervisione di servizi sociosanitari ed educativi; De Felice ha svolto ricerche e sperimentato modelli organizzativo-gestionali e terapeutici nell’ambito della disabilità, della malattia mentale e della geriatria.
Il volume cerca di guardare alla diversità e alla differenza in ottica globale come specificità positive ed è ricco di numerosi contributi uniti dalla sinergia di riflessioni, analisi e ricerche condotte da studiosi appartenenti a diverse università italiane. L’approccio narrativo si pone trasversalmente come chiave di lettura nella relazione complessa tra riflessione e mediazione nelle prassi formative, sia nella dimensione soggettiva, sia collettiva. La complessità rappresenta lo scenario sul quale si effettua la ricognizione di aspetti molteplici che rimandano al riconoscimento (delle madri disabili o della sessualità spesso negata, per esempio) dei diritti di partecipazione e cittadinanza, vincolati alla capacità di lettura e interpretazione della diversità come dinamica di relazione in un momento storico in cui sembrano incombere nuove esclusioni. La disabilità viene rappresentata come un’esperienza che rimanda ai nuclei fondanti dell’umanità: l’identità, l’appartenenza, i ruoli sociali e le loro rappresentazioni. Il volume vuole contribuire a dissolvere le barriere, spesso ambigue, tra il “normale” e ciò che non viene classificato come tale, tra abilità e disabilità, con l’auspicio di portare a dissoluzione le opposizioni per far emergere l’essenza: la persona. Il libro è pubblicato da Anicia, con la prefazione del professor Lucio Cottini.