Proprio ieri, nel giorno in cui l’Istat ha certificato che la popolazione in Italia diminuisce ancora e che nel 2019 si è registrato il più basso livello di ricambio naturale (la differenza tra nascite e decessi) mai espresso dal Paese dal 1918, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto una delegazione del Forum delle Associazioni Familiari, guidata dal presidente Gigi De Palo. Nella delegazione anche due marchigiani, membri del Direttivo nazionale: Paolo Perticaroli, attuale presidente del Forum delle Associazioni Familiari delle Marche e Massimo Orselli, rappresentante dell’Associazione Famiglie per l’Accoglienza e membro del Direttivo del medesimo Forum Marche.
Le parole del presidente Mattarella, che ha commentato i dati Istat affermando che la denatalità “è un problema che riguarda il nostro Paese”, dato che “conseguenza dell’abbassamento di natalità è un abbassamento del numero delle famiglie. Le famiglie sono l’Italia, che non è fatta dalle istituzioni, ma dai suoi cittadini”, hanno colpito l’uditorio, e in particolare i due marchigiani presenti.
Sabato scorso, infatti, a Senigallia, si è tenuta la prima Conferenza Regionale per la Famiglia proprio sul tema della denatalità, organizzata dalla Regione Marche insieme al comune di Senigallia, all’Anci Marche e fortemente voluta dal Forum Marche. Nell’occasione sono stati presentati i risultati di una ricerca dell’Università di Urbino, “La Famiglia nelle Marche tra crisi e mutamenti”, proposta dal medesimo Forum Marche e finanziata dal Consiglio regionale delle Marche, che ha mostrato come i nati vivi nelle Marche sono stati nel 2018, 10.171 ovvero il 22,9% in meno rispetto al 2012 e il 29,8% in meno rispetto al 2008. Anche a livello regionale la politica si è resa conto che la famiglia è “un bene” e va trattata come “una risorsa”, come ha detto Loretta Bravi, assessore al Lavoro Istruzione Famiglia Formazione della Regione, un’impostazione condivisa anche dal presidente Luca Ceriscioli, che ha ricordato come “noi abbiamo una storia finanziaria che ci obbliga a pagare il debito”, per cui il tema del sostegno alla famiglia “ha avuto molte enunciazioni e poca pratica”. “Per questo, in vista delle prossime elezioni regionali – ha annunciato Perticaroli – presenteremo a tutti i candidati le nostre proposte per una politica familiare diversa”, dato che “il presente e il futuro della famiglia non sono uno dei temi sul tavolo: per le implicazioni che essi hanno sulla sostenibilità del sistema sociale e previdenziale devono essere considerati, oggi, ‘il’ tema principale dell’agenda regionale”.