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SCUOLA. Bassetti: è qui che si costruisce il futuro del Paese

SCUOLA. Bassetti: è qui che si costruisce il futuro del Paese

(ANSA) – PERUGIA, 13 SET – “Il futuro del nostro Paese, il suo sviluppo armonico e la custodia del suo territorio, come la concordia del corpo sociale, si costruiscono a scuola, grazie all’impegno di tutti”: lo ha sottolineato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, in un messaggio augurale a studenti, docenti, personale della scuola e genitori in occasione dell’inizio dell’anno scolastico nel capoluogo umbro.
Secondo il porporato “la capacità  di accogliere l’altro e di decidere di fare del proprio meglio per il bene comune ha nella scuola una formidabile palestra, soprattutto in questa stagione, che vede crescere in modo più rilevante proprio nelle nostre classi la percentuale di studenti immigrati di prima, seconda e persino terza generazione”. “Vivete quindi l’esperienza della scuola – ha aggiunto – come quella di una grande comunità, in cui tutti, senza eccezioni, possono e devono dare il proprio contributo di sapienza e di umanità”.
“Che non manchi, dunque, l’apporto di alcuno alla grande famiglia della scuola – ha esortato ancora il cardinale Bassetti – e, anzi, tutti siano incoraggiati a condividere le proprie idee ed esperienze, perché l’apprendimento del sapere risulti significativo per l’esistenza”.
L’arcivescovo ha annunciato “l’intenzione di proseguire il cammino iniziato, recandomi in quegli istituti che non ho potuto visitare, soprattutto nella città  di Perugia”.
“Papa Francesco – ha sottolineato il cardinal Bassetti nel suo messaggio – parlando da Barbiana, cioè dalla piccola scuola di un grande prete e maestro, don Lorenzo Milani, ha detto che la cosa essenziale da insegnare e da apprendere è la crescita di una coscienza libera, capace di confrontarsi con la realtà e di orientarsi in essa guidata dall’amore, dalla voglia di compromettersi con gli altri, di farsi carico delle loro fatiche e ferite, di rifuggire da ogni egoismo per servire il bene comune. Per raggiungere tale obiettivo è certamente necessario applicarsi nella docenza e nello studio delle diverse materie, come anche offrire una buona organizzazione della vita scolastica. Occorre soprattutto, però, coinvolgersi con le persone che condividono il medesimo cammino di crescita, perché la ’disciplina’ della libertà e dell’impegno solidale si apprende principalmente nelle relazioni che animano la comunità scolastica. Dove tutti sono insegnanti e tutti sono allievi, perché solo insieme – ha concluso il card. Bassetti – è possibile educarsi, pur nella diversità  dei ruoli e delle competenze, a crescere come persone mature e responsabili”.