giovedì , 25 Aprile 2024
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Nelle Marche approvata una legge contro il gioco d’azzardo patologico

Lo sorso 31 gennaio il Consiglio regionale delle Marche, all’unanimità, ha approvato le “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network”, un testo che ha raccolto le quattro proposte di legge presentate dal Pd, FdI, M5S e da Luca Marconi dell’Udc – Popolari Marche che è stato relatore di maggioranza in Consiglio. Si tratta di una legge che si occupa di tutela, prevenzione e cura di soggetti malati di gioco, e ha un grande ambito di applicazione per sale da gioco e tutti gli esercizi commerciali titolari del gioco d’azzardo lecito; il testo prevede anche forti limitazioni per l’apertura o il rinnovo di attività, la pubblicità e la previsione di distanze minime da università, scuole, banche, uffici postali, esercizi di vendita e acquisto oro usato e ogni altro luogo di ritrovo: 500 metri nei Comuni con più di 5 mila abitanti, 300 metri in quelli inferiori a 5 mila abitanti. Marconi ha sottolineato come la legge tratti in modo prioritario l’azzardopatia, una reale emergenza che muove un giro d’affari di circa 80 miliardi di euro. “Giocare – ha commentato Marconi – ma soprattutto azzardare è il male della solitudine e della disperazione: il giocatore non vuole vincere, vuole solo evadere dalla sua triste realtà tanto che le statistiche ci dicono che giocano i più poveri e non i ricchi che sono già protagonisti nella vita e conoscono bene il valore e la potenzialità del denaro”.

La legge approvata punta decisamente sulla prevenzione e cura dell’azzardopatia (ludopatia) nei confronti di tutte le attività di gioco lecito vietando qualsiasi forma di pubblicità del gioco e affidando ai Comuni un ruolo importante di controllo del territorio attraverso il rispetto delle distanze fra apparecchi e congegni per il gioco e le scuole, gli istituti bancari e postali, i compro-vendo oro e tutti quei luoghi frequentati da minori, giovani e anziani. La Regione Marche investirà in tutto ciò circa 4 milioni di euro in tre anni approvando un piano d’intervento con l’istituzione del Logo “No Slot” per premiare chi non installa apparecchi e congegni per il gioco e dedicando ogni anno un giorno specifico per promuovere le “buone azioni” nella lotta contro il gioco d’azzardo. “Un testo molto avanzato sulla linea del rigore e della disciplina per la tutela – ha continuato Marconi – per il quale ringrazio i componenti e i tecnici della IV commissione e tutti i consiglieri perché non era facile raggiungere l’unanimità su questa proposta di legge, così complessa e socialmente sentita”.“Le comprensibili lamentele degli imprenditori del settore con circa 2000 addetti di sale dedicate e sale scommesse – ha concluso Marconi – hanno un ragionevole fondamento economico. La Stato si dovrà assumere la responsabilità di questi posti di lavoro ma, al contempo, non possiamo mandare sul lastrico decine di migliaia di famiglie, prevalentemente di anziani, o spendere decine di milioni di euro per curare i ludopatici. Vi sono beni umani e spirituali superiori che vanno tutelati”. “Resto dell’idea che il principio della riduzione del danno, per cui il gioco lecito freni quello clandestino e porti soldi allo Stato, sia un’assurdità. Il male va combattuto comunque e l’azzardopatia diventerà una dipendenza più dannosa e più estesa del tabagismo, dell’alcolismo e della stessa tossicodipendenza.La legge regionale servirà a stare vicino alle famiglie con soggetti azzordopatici e a creare una cultura antisballo che l’effetto adrenalinico del gioco d’azzardo produce”.